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Le fasi delle demolizioni industriali

18/Gen/2021 | Blog

Lo smantellamento degli impianti industriali è una procedura che comporta diverse fasi, nessuna delle quali può prescindere dall’analisi preliminare del luogo e dalla mappatura delle eventuali sostanze tossiche presenti. Questi due step iniziali sono fondamentali per salvaguardare la salute dei lavoratori ed evitare pericoli.

Le operazioni necessarie per le demolizioni industriali sono:

1. Smantellamento degli edifici

Una volta effettuata un’indagine preliminare dell’impianto, quantificati i componenti che devono essere dismessi e analizzato l’eventuale stato di degenerazione e contaminazione dei materiali (per esempio l’amianto, che richiede autorizzazioni e trattamenti specifici), si procede con lo smontaggio degli impianti nello stabilimento. Le parti meccaniche possono essere rimontate altrove o, alternativamente, mandate a canali di recupero e smaltimento idonei.

L’effettiva demolizione di un edificio avviene con il taglio idraulico di tutti gli elementi in ferro e calcestruzzo. In questa fase, è importante tenere conto:

  • Dell’urgenza dell’intervento (relativamente al pericolo di crolli imminenti, per esempio, o alla necessità di ricominciare l’attività produttiva);
  • Delle dimensioni (per capire se siano richieste tecniche specifiche);
  • Dell’ubicazione (per rispettare eventuali vincoli territoriali. Romet srl ha sede a Bra e opera all’interno della sua regione in adempimento alle regolamentazioni circa la demolizione in Piemonte).

2. Smantellamento dei serbatoi interrati

Anche in questo caso è fondamentale informarsi sulle regole regionali: la dismissione dei serbatoi interrati segue una normativa in Piemonte, normativa molto precisa. I serbatoi interrati sono contenitori per sostanze per utilizzo industriale (fra cui il riscaldamento), ed eventuali perdite rappresentano un rischio ambientale reale: verrebbero contaminati terreno, acque superficiali e acque sotterranee. Ecco perché le normative sono molto articolate.

Qualunque sia il residuo contenuto nelle cisterne, lo smantellamento ne prevede l’aspirazione. In questa fase è fondamentale da parte degli addetti ai lavori l’utilizzo di autorespiratori, oltre a maschere apposite. Se necessario, poi, i serbatoi vengono rimossi con mezzi meccanici e indirizzati a impianti di recupero.

3. Smaltimento dei rifiuti

Perché i rifiuti vengano smaltiti correttamente, essi devono essere innanzitutto individuati e catalogati. I rifiuti industriali, in particolare, sono rifiuti speciali, che possono essere pericolosi o non pericolosi. Per lo smaltimento dei rifiuti speciali sono necessarie documentazioni specifiche, relative all’identificazione, al carico e allo scarico: in questo modo il trasporto diviene tracciabile. Ciascuna tipologia di rifiuto deve essere smaltita in impianti appositi a seconda non solo della natura, ma anche della pericolosità.

4. Bonifica del suolo

Consiste nell’eliminazione della fonte inquinante (o nella riduzione della stessa) e nella conseguente riabilitazione del luogo. In prima istanza è necessario esaminare con attenzione i siti contaminati, tenendo sempre a mente che l’obiettivo finale è la salvaguardia dell’ambiente e della salute, donando alle aree interessate un nuovo utilizzo. Nell’iter di bonifica del suolo non sono coinvolte solamente società private operanti in questo settore, come Romet srl, ma anche soggetti pubblici a livello regionale e ministeriale per assicurarsi che gli interessi sociali, economici e ambientali siano bilanciati.

Ricordiamo che in qualunque fase delle demolizioni industriali è sempre importantissimo documentarsi e informarsi in merito alle regolamentazioni locali, poiché possono variare da regione a regione.

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